La radioterapia consiste nell’uso di radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali, cercando al tempo stesso di danneggiare il meno possibile le cellule normali. Il trattamento radioterapico del carcinoma della prostata prevede di solito l’irradiazione esterna, per mezzo di una macchina che si chiama acceleratore lineare.

Se il tumore prostatico è in stadio iniziale, le radiazioni sono erogate direttamente sulla lesione con lo scopo di distruggere le cellule tumorali, cercando di danneggiare il meno possibile le cellule normali del retto e della vescica, che sono molto vicini alla prostata. Si parla in questo caso di radioterapia radicale.

Se il tumore si è diffuso ad altri organi, per esempio alle ossa, lo scopo della radioterapia non sarà di distruggere le cellule tumorali, bensì di ridurre le sofferenze del malato, in particolare di lenire il dolore osseo. Si parla in tal caso di radioterapia palliativa.

Radioterapia radicale

La radioterapia, che si esegue presso il centro di radioterapia dell’ospedale, di solito viene ripartita in cinque sessioni settimanali dal lunedì al venerdì con una pausa nel week-end. Il ciclo di terapia può protrarsi per alcune settimane.

Pianificazione e erogazione della radioterapia radicale

La pianificazione del trattamento è una fase estremamente importante della radioterapia, e possono essere necessarie due-tre sessioni prima che il radioterapista, il medico che pianifica e segue il trattamento, sia soddisfatto. In occasione della prima visita al centro di radioterapia, si procederà al centraggio, ossia alla demarcazione della zona da irradiare, che richiede l’esecuzione di una TAC o RMN (v. pag. ….). Il centraggio può essere eseguito anche per mezzo di un simulatore cosiddetto perché simula i movimenti della macchina con cui verrà attuata la radioterapia, con l’unica differenza che effettua delle radiografie che, attraverso opportune misurazioni, consentiranno al tecnico di radiologia di calcolare la posizione esatta del campo di irradiazione. Verranno tracciati con l’inchiostro sulla cute i segni di demarcazione della zona da irradiare allo scopo di aiutare il tecnico che es